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Tre robottoni: Trider G7, Gordian, Baldios

Probabilmente l’ho già detto, ma mi ripeterò come un vecchio trombone nel dire che al mattino, quando faccio colazione, ho l’abitudine di guardare un episodio di un robottone sul mio netbook. Questa tipologia di serie animate costituisce l’ideale perché non richiede molta attenzione e si può capire quel che succede con poco sforzo anche mentre, terminata la colazione, rifaccio il letto o preparo il pranzo o inveisco perché non trovo la camicia rosa che mi piace tanto. Dopo Atlas Ufo Robot, di cui parlai tempo fa, ho deciso di buttarmi su qualche robottone minore, serie che avevo più o meno visto o sapevo che potevano avere motivo di interesse ma che volevo guardare con metodo dall’inizio alla fine.

gordiannew.jpgIniziamo da Gordian. Mi era stato detto che non era un granché, ma c’era un motivo specifico che mi ha spinto ad affrontarne la visione: il ricordo di un episodio ambientato nello spazio in cui tutto ciò che rimaneva dell’umanità era un’astronave che cercava di portare un pugno di sopravvissuti su un altro pianeta. Non che fosse nulla di straordinariamente  originale, ma ora come allora ho un debole per le storie di distruzione e ricostruzione della società (è per questo che amo molto i film di zombi o le storie di pandemie come L’ombra dello Scoropione). Beh, in effetti Gordian non è una serie superlativa. Appare che, secondo la moda del momento,  si sia voluto fare una serie robotica, ma che il soggetto originale fosse più una storia di fantascienza classica, a colpi di alieni, minerali misteriosi, profezie, sette segrete, cataclismi e financo fughe nello spazio: infatti mi ricordavo bene, nelle ultime 7-8 puntate c’è effettivamente il trasferimento di ambientazione nello spazio siderale. Tutta questa carne al fuoco però non si coniuga con un soggetto sufficientemente curato e gli elementi appaiono spesso buttati alla rinfusa, coniugandoli inoltre con un robot poco incisivo (al di là dell’idea un po’ scioccherella dei tre robot “concentrici”) che si prodiga in battaglie poco memorabili contro nemici dimenticati, e soprattutto 73 puntate sono troppe. D’altronde, però, il cast di personaggi è interessante e spesso anche originale, e l’ambientazione pseudo-western è molto più riuscita di quella di Goldrake.

bald-main.jpgIl mio motivo di interesse per Baldios è simile ma anche complementare. Mai visto da piccolo, ma nel periodo più otaku della mia esistenza ne vidi il lungometraggio relativo e fui colpito dalla trama tragica e dal senso di inellutabilità che trasmetteva. Facendo spoiler a manetta (ocio!), il succo è che il protagonista viene da un pianeta inquinatissimo chiamato S1 e arriva sulla Terra attraverso il subspazio, seguito dai cattivi di S1 che decidono di prendersela col nostro povero pianeta. Si scopre alla fine che S1 non è altro che la Terra stessa finita così in seguito alla guerra coi cattivi. Plot twist da Shyalaman, nevvero?  La serie però perde molto dell’efficacia della trama perché troppo diluita negli episodi (anche se pochi, poco più di trenta) e perché, a causa di vicissitudini produttive, il finale è rapido e tronco, e soprattutto finisce bene! Infatti i buoni riescono a impedire il rilascio dell’arma finale e la Terra è salva. E così si perde tutto il senso della serie. L’annacquamento si estende anche alla tensione erotica tra il protagonista Marin e la cattiva Aphrodia, uno degli elementi potenzialmente più effifaci, che tirando troppo per le lunghe non sfocia mai in niente. Si ravvisa inoltre lo stesso difetto di Gordian, cioè l’appiccicamento posticcio del robot a un soggetto probabilmente pensato senza di esso, o almeno non strettamente in funzione di esso: ne è testimonio il fatto che il Baldios compare solo nel terzo o quarto episodio. A differenza del suo amichetto robot, però, la serie è proprio senza sussulti e a tratti anche noiosetta. Va però detto che graficamente è pulito e piacevole e i combattimenti sono onesti. Ciononostante, una delusione, nel complesso.

trid-main.jpgAl contrario, Trider G7 è stato una conferma. Flashback di un’estate a metà degli anni ’80. Luca è a Sassello, e ogni giorno si consuma un piccolo rito: subito dopo pranzo, nella calura agostana, si reca a casa di Marco, gli dà una mano a fare i compiti delle vacanze e poi si guardano insieme una puntata di Trider G7. Per qualche ragione strana da questo rito sono esclusi tutti gli altri amici, persino Daniele a cui Luca è anche più legato rispetto a Marco. Ciò che mi è rimasto da questa visione, a parte il rinsaldarsi dell’amicizia con Marco, è riassumibile in una frase che ci ripetevamo spesso: “La parte più bella è quella sulla Terra”. E, diamine, è vero. Trider G7 è una commedia robotica: un riuscitissimo mix tra una specie di sit-com e una serie robotica classica. A mia memoria nessun’altra serie riesce in qualcosa di simile, forse solo Daitarn III che però affianca anche elementi drammatici e soprattutto non ha lo stesso spirito. Ed è pur vero che la parte più bella è quella sulla Terra, quella dedicata alle disavventure di Watta coi suoi amichetti a scuola e il suo ruolo anomalo di presidente bambino di una società di trasporti, ma anche la parte robotica è spassosissima, con inserti umoristici, cattivi variegati e interessanti, situazioni curiose e senso di meraviglia. Tanto è evidente questa tensione alla commedia che, caso unico, i cattivi vengono sconfitti nella penultima puntata(*) e l’ultima è dedicata interamente agli amatissimi personaggi e allo scioglimento delle loro relazioni. Io e Marco non vedemmo l’ultima puntata, probabilmente l’estate finì prima, ma ne saremmo stati certamente soddisfatti.

(*) OK, anche in Mazinga Z, ma lì è una questione diversa. Antipatici precisini che non siete altro!

20 Comments »

  1.  MonsterID Icon

    Potresti approcciare anche Gaiking, nell’attesa che esca il lungo in live action… ;-)

    (cos’e` il subspazio?)

    Comment di Botty • 7 Aprile 2010 11:46

  2.  MonsterID Icon

    A me piaceva Combattler V (clone di Vultus V), e ho appena scoperto che era ambientata nel 2013. Non sapevano che il mondo finisce un anno prima, ingenui giappi!

    Comment di Tripplo • 7 Aprile 2010 15:02

  3.  MonsterID Icon

    ooops, il combattler è un anno più vecchio del vultus, sorry.

    Comment di Tripplo • 7 Aprile 2010 15:03

  4.  MonsterID Icon

    Il subspazio è come l’iperspazio, ma più sfigato.
    Dopo questi tre ho già visto Mazinga Z (che ho adorato), sto vedendo Danguard (che mi sta facendo cagare) e ho intenzione di ripassare il Grande Mazinga. Di Gaiking non ho un gran ricordo, e non è che mi freghi molto del live action relativo…

    In Giappone il mondo finisce nel 2013 a causa del fuso orario.

    Comment di xx • 7 Aprile 2010 16:12

  5.  MonsterID Icon

    Io ci avevo il leone giallo e il blu di Voltron. Poi mi regalarono il nero, il rosso e il verde e così completai il robottone.

    Comment di serir • 7 Aprile 2010 16:40

  6.  MonsterID Icon

    Serir: anche oggi mi hai dato motivo di essere orgoglioso di te!

    Comment di Joril • 7 Aprile 2010 20:46

  7.  MonsterID Icon

    Trider beniamino!

    A Gordian giocavamo (ovviamente) a scuola, cercando di riprodurre il 3-in-1 (no battute please :P). Io tifavo per il robot mediano, che non si vedeva quasi mai. E mi faceva sorridere il nome dei cattivi, i Madocter – conferiva gia’ da solo un’aria meno drammatica rispetto ad altre serie invero pesanti e cupe come Zambot3.

    E ovviamente amavo, e amo anche adesso, la sigla italiana: galvanizzante all’inizio con voce robotica, incalzante nella parte con voce maschile, si apriva infine in una melodia ariosa cantata da una bella voce femminile.

    Comment di MCP • 8 Aprile 2010 20:35

  8.  MonsterID Icon

    Serir: eri un bimbo viziato. Scommetto che la maestra lo dava a te il pinocchio di legno.

    MCP: Dellinger, mi pare, il mediano, quello sfigato. La sigla di Gordian con una voce femminile?!? Mi sa che ti sconfondi…

    Comment di xx • 9 Aprile 2010 16:08

  9.  MonsterID Icon

    XX: dopo l’intro con voce distorta/robotica e la strofa con voce maschile, il ritornello e’ cantato da fimmina e/o fimmine in coro (questo e’ gia’ piu’ difficile da stabilire, se siano una o piu’). Ma suvvia, bastava un poco di iutub ;-)

    Comment di MCP • 9 Aprile 2010 22:54

  10.  MonsterID Icon

    (oppure son voci bianche: in tal caso chiedo venia, non ci avevo pensato)

    Comment di MCP • 9 Aprile 2010 22:54

  11.  MonsterID Icon

    Baldios finisce bene perchè non hanno mai realizzato gli ultimi 5 episodi (in Italia 7, anche se nelle edizioni home video hanno recuperato i due inediti)! Infatti il film fu realizzato organizzando il materiale edito e inedito della serie tv.

    Comment di Garion • 11 Aprile 2010 22:30

  12.  MonsterID Icon

    MCP: voci bianche, secondo me.

    Garion: sì, ero al corrente delle vicissitudini produttive. Ciò non toglie che la serie finisce bene! :)

    Comment di xx • 12 Aprile 2010 13:28

  13.  MonsterID Icon

    Tana delle tigri propende per voce/i femminile/i. Ma si sa che Mister X e’ infido e maneggione!

    Comment di MCP • 13 Aprile 2010 00:06

  14.  MonsterID Icon

    Un mio compagno di scuola aveva il robot componibile di Gordian, peccato che si incastrasse malissimo (e, per quel che mi ricordo, fosse super-fragile).

    Comment di Suo Cuggino • 13 Aprile 2010 13:07

  15.  MonsterID Icon

    Suo Cuggino: ora per fortuna ci sono queste schiccherie.

    Comment di MCP • 13 Aprile 2010 20:44

  16.  MonsterID Icon

    MCP: Muister X inuoltre ci ha la puelle viuola. Quindi è buffo.

    Miocuggino: in compuenso tu ci avuevi tutto il Guattiguer, di cui ero inviduosissimo!

    Comment di xx • 14 Aprile 2010 09:23

  17.  MonsterID Icon

    Cuissà cue fuine ha fuatto!

    Comment di Suo Cuggino • 14 Aprile 2010 11:17

  18.  MonsterID Icon

    Che scorno! Per una volta che vado un mese in vacanza, proprio di robottoni dovevate andare a parlare?

    Io, comunque, tifo per Grottango…

    Comment di Calogero Kabuto • 26 Aprile 2010 22:29

  19.  MonsterID Icon

    Beh, puoi parlarne anche adesso, intanto non è che abbiamo detto chissà che.

    Tutti tifiamo per Grottango. Chi non lo ricorda quando lo davano su Teletril subito dopo Il Fichissimo del Baseball?

    Comment di xx • 27 Aprile 2010 14:59

  20.  MonsterID Icon

    ‘azz! Ricordo un sacco di cose dei pomeriggi insieme a vedere i cartoni, tranne il fatto che mi aiutassi a fare i compiti! E’ stato un duro colpo per il mio ego. Sto seriamente riconsiderando il mio percorso di studi fino alla laurea… Non è che tra un po’ te ne esci con una richiesta di percentuale sulle mie fatture…? ;)
    In effetti mi sfugge anche il perchè delle visione privata del Trider ed invece quella comune, ad esempio, di “Carletto il principe dei mostri” (non so se il titolo originale fosse quello).

    Comment di Marco • 11 Settembre 2010 09:37

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